20 giugno 2014, Cambiar’ePres
Ricomincio dai Libri: San Giorgio a Cremano riparte dai libri parafrasando Troisi
Napoli ritorna a respirare. Ritorna quell’aria impregnata di quel sano odore ancestrale di carta che solo i libri sanno emanare.
A San Giorgio a Cremano, dopo anni di assenza di iniziative simili sul territorio, il 20 e il 21 settembre 2014 andrà in scena la fiera dell’editoria organizzata da tre associazioni: La Bottega delle Parole, Arenadiana e Librincircolo. Non ci saranno solo case editrici a presenziare l’evento, saranno presenti stand per autori emergenti e autopubblica ma anche per associazioni socio-culturali che potranno esporre i propri progetti e le proprie iniziative al pubblico. Il termine ultimo per la presentazione della richiesta di partecipazione è il 6 Luglio. Per le informazioni riguardanti le modalità di iscrizione ed eventuali curiosità vi rimandiamo alla pagina www.ricominciodailibri.it
Data la crisi che attraversa non da oggi il settore, la “Prima fiera del Libro di San Giorgio a Cremano” vuole essere un segnale chiaro, una voce forte che sottolinea la voglia di coloro che all’editoria hanno deciso di dedicare la propria vita, di risorgere più forti di prima. Non a caso, quindi, il nome dell’evento è “Ricomincio dai libri”. Un nome che richiama chiaramente il legame tra Massimo Troisi e la sua cittadina che non perde occasione, più che giustamente, per ricordarlo. Un nome che, tra l’altro, imprime forte alla manifestazione il carattere di riscatto prepotente che il settore ed il territorio esigono.
Il libro è quell’elemento che ha caratterizzato la storia dell’uomo che cominciò a scrivere dapprima su tavolette d’argilla, poi su rotoli di papiro per giungere ai “codice” su pergamena, per finire ai prototipi dei libri moderni: gli incunaboli. Nonostante i cambi di necessità e modi di vivere da parte delle società contemporanee possiamo affermare che nessun supporto digitale è, o è stato, in grado di sostituire il libro cartaceo, sia esso usato per intrattenimento sia esso usato per fini meramente pedagogici e culturali. Il mondo, il Pese e il nostro territorio in particolare modo hanno bisogno di quelle migliaia di autori che attraverso le parole esprimono ciò che l’essenza dell’uomo, il proprio sapere, il proprio sentire.
Herman Hesse scriveva “Quanto più, col passare del tempo, talune esigenze di divertimento e di istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni, tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità”. E, allora, che il riscatto dell’uomo, oggi ridotto quasi ad autore in preda alle nuove tecnologie inanimate ed inanimati, possa partire dal riscatto del libro.
Marco Tufano